Testimonianze

Un viaggio straordinario nella civiltà etrusca

Questa sezione celebra le parole dei visitatori, raccontando le loro emozioni e il fascino scoperto lungo La Via del Ferro Etrusca.

Cav. Maurizio Valentini

Ricercatore di storia locale

“La storia e le usanze, la saggezza e il desiderio di pace della civiltà etrusca ci hanno insegnato la convivenza, il vivere pacificamente, l’adorazione della bellezza e della purezza della natura.”

Ganluigi Pagano

Professore di filosofia, Scrittore ed esperto di Prodotti Alimentari

“Un percorso che unisce la storia alle attuali attività produttive nonché alle attrazioni turistiche che le varie località presentano.”

Fabiana Magnani

Scrittrice e Ricercatrice

“Un’esperienza unica che mi ha permesso di comprendere l’ingegno etrusco e il loro ruolo centrale nel commercio antico. Molti spunti per le mie prossime ricerche e pubblicazioni in merito.”

Il viaggio del ferro nell’antichità

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Percorsi di ferro: storie di ingegno etrusco

Un’opportunità unica per immergersi nella storia etrusca e vivere esperienze indimenticabili: testimonianze.

La fonderia nell’epica etrusca



La fonderia nell’epica etrusca, pur non essendo un tema centrale come in altre culture, era comunque una competenza importante. Gli Etruschi eccellevano nella lavorazione dei metalli, in particolare del bronzo, e la loro abilità nella fusione era evidente nella produzione di oggetti d’arte, armi, utensili e persino elementi architettonici.
Dettagli sulla fonderia etrusca
Materiali:
Bronzo, ferro, e oro erano i metalli più comunemente lavorati.
Tecniche:
Gli Etruschi utilizzavano diverse tecniche di fusione, tra cui la fusione a cera persa, che permetteva di creare sculture dettagliate.
Oggetti:
Dalle armi, come punte di lancia e spade, agli utensili da cucina, ai gioielli, agli specchi, la fonderia etrusca copriva una vasta gamma di oggetti utili e decorativi.
Influenza:
Le tecniche e gli oggetti prodotti dagli Etruschi ebbero un’influenza significativa sulle culture successive, compresa quella romana.
Siti:
Necropoli come quelle di Cerveteri e Tarquinia, ricche di corredi funerari, testimoniano l’importanza della fonderia nella vita e nella cultura etrusca.
In sintesi, mentre l’epica etrusca potrebbe non concentrarsi esplicitamente sulla fonderia, la sua importanza è evidente attraverso la produzione di oggetti di uso quotidiano e artistici che sono stati ritrovati nelle tombe etrusche.

Gli Etruschi erano abili metallurgisti e la loro maestria nella fusione ha lasciato un’impronta duratura nella storia dell’arte e della tecnologia.

La Lupa – o leonessa – Capitolina: un’iconica scultura in bronzo


Un esempio notevole di fonderia dell’epoca etrusca è sicuramente la Lupa Capitolina, un’iconica scultura in bronzo, che si ritiene sia stata realizzata dagli Etruschi o da artisti influenzati dalla loro arte.

L’immagine della lupa – o meglio della leonessa – nel momento dell’allattamento non era estranea agli Etruschi di Fiesole che, probabilmente, ne vollero collocare una rappresentazione in un edificio pubblico, forse come simbolo stesso della città, che fu riutilizzato più tardi dagli stessi Romani.

Lupa o leonessa, la scultura bronzea è senza dubbio uno dei più affascinanti reperti del Museo Archeologico di Fiesole, e vale bene una visita.

Civiltà etrusca: strada di pace e prosperità


La civiltà etrusca: una strada di pace e prosperità che univa due mari il Tirreno e l’Adriatico.

Una cultura molto evoluta, nelle tecniche di lavorazione dei metalli, nella moda, nella musica e arte, nell’architettura e idraulica con al centro la “Donna” come insegnamento di maternità, protezione e vita (Montovolo = Mons Ovulis – centro oracolare etrusco della fertilità e quindi della nascita).

Una civiltà contro la guerra e preparata con la Dodecaopoli (dodici città etrusche) ad una alleanza per la loro difesa in comune.

La civiltà romana ha attinto il meglio da quella etrusca e si è potuta evolvere solo perché aveva adottato tante nozioni e insegnamenti da quella etrusca.

Grande progetto per un turismo culturale, territoriale ed esperienza le unico al mondo che più essere sviluppato solo qui nelle meravigliose vallate dell’Appennino tosco-emiliano.

Spina e la civiltà etrusca: tra mare e terra, alleanze e contaminazioni


Tanti autori antichi avevano parlato della città etrusca di Spina, magnificandone l’immagine, ma purtroppo fin da Medioevo se ne cercarono invano le tracce: il Mare Adriatico e lo stesso Po, vicino al quale essa doveva trovarsi, sembravano averla inghiottita.
Fu Solo nel 1922 che, durante le opere di bonifica delle valli di Comacchio, comparvero inaspettatamente terrecotte e bronzi di magnifica fattura greca, che diedero il via ad una ricerca fortunata: fu così che fu scoperta la necropoli etrusca di Spina con più di 1200 sepolture.
Le ricerche archeologiche, avviate subito in modo sistematico, portarono infatti alla scoperta di tombe dai ricchissimi corredi, grazie alle quali gli studiosi possono oggi ricostruire il passato della famosa città rimasta per secoli sepolta dal fango.
La difficoltà di ritrovare Spina era dovuta alle trasformazioni continue del paesaggio , dovute sia alle alluvioni del Po sia ai movimenti del Mare Adriatico con il conseguente avanzamento della linea di costa.

Autore: Gianluigi Pagano